No alle tasse di possesso

  • Il bollo auto è la tassa legata al possesso di un’autovettura. Automobilistico che deve essere corrisposta ogni anno, a prescindere dall’utilizzo o meno del proprio veicolo.
  • L’Imu, acronimo di Imposta Municipale Unica, chiamata anche Imposta municipale propria, è una tassa di natura patrimoniale il cui presupposto è la proprietà o il possesso di un bene.
  • Il canone di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività e il canone TV speciale, cioè per gli esercizi pubblici.
  • La tassa rifiuti solidi rappresenta il corrispettivo che il Comune richiede a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio. Il possesso ovvero la detenzione di locali o aree scoperte, «suscettibili» di produrre rifiuti urbani. Pertanto, a prescindere dalla sua specifica destinazione (sia esso residenziale, commerciale, industriale, etc.), l’immobile oggettivamente inutilizzabile ed in quanto tale non interessato dalla fruizione del connesso servizio pubblico di nettezza urbana deve intendersi escluso dall’imposizione in parola. Anche la tassa dei rifiuti è sempre una tassa di possesso degli immobili per via che per lo stato è fonte di guadagno dato che vengono riciclati, e la tassa si paga in base alla grandezza del immobile che non centra nulla con i rifiuti.

Le tasse di possesso sono tasse che lo stato impone senza diritto a un bene, dove non solo lo stato non ha collaborato l’acquisto di tale bene, ma per chi possiede tale bene oltre a non essere fonte di guadagno già in se perse una spesa a mantenere tale bene situazione aggravata dallo stato.