Spesso sentiamo dire che l’Italia è rovinata da chi sta al governo. Ma la realtà è più complessa: la politica italiana non è solo fatta di governi e parlamenti. Prefetture, province, comuni, uffici statali e sanità: tutti questi enti sono composti da italiani come noi. E troppo spesso, sono proprio questi italiani a non comprendere l’importanza del loro ruolo e delle loro responsabilità.
Quante volte ci siamo trovati a dover affrontare una questione con un ufficio pubblico, solo per vederla rimandata per mesi o, peggio, mai risolta? Eppure, dietro a quelle scrivanie, ci sono persone come noi. Nella sanità, può capitare di incontrare medici che non prendono sul serio i pazienti o che addirittura si assentano durante l’orario di lavoro, mettendo a rischio la salute di chi ha bisogno di cure.
L’Italia può cambiare e diventare un posto migliore, ma il cambiamento deve partire dalle piccole cose di ogni giorno. Non gettare i rifiuti a terra, rispettare le file, non parcheggiare nei posti riservati ai disabili: sono gesti semplici che mostrano rispetto per gli altri e per il nostro paese. Prima di lamentarci del comportamento dello Stato, dovremmo chiederci se il nostro comportamento è giusto.
Non dobbiamo pensare che le cose non cambieranno mai. È importante lamentarsi con chi di dovere quando qualcosa non va, ma anche cercare di migliorare ciò che ci circonda in base alle nostre possibilità. Solo così possiamo sperare di costruire un’Italia migliore, partendo dalle piccole azioni quotidiane di ogni cittadino.