Essere mamme da giovani oggi

Spesso avere un figlio in età pre-matrimoniale è stato considerato uno scandalo. Le figlie incinte che, con o senza fidanzato, sono oggetti di maldicenze paesane e vengono comunemente chiamate “ragazze madri”. Per “ragazze madri” si intendono tutte quelle donne incinte senza un partner o con un figlio non riconosciuto dal padre. Si tende, tuttavia, a chiamare così le mamme molto giovani, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, poiché nella maggior parte dei casi sono proprio loro a trovarsi in questa situazione. Quasi sempre sono studentesse, vivono in famiglia e molto spesso sono figlie di genitori che a loro volta le hanno avute in giovane età. Diventano madri per solitudine o ignoranza. A volte “capita” semplicemente. Alcuni recenti dati riportati dell’Istat hanno dimostrato che la regione italiana che più di tutte ospita il maggior numero di giovanissime ragazze madri è la Sicilia, seguita da Puglia e Campania. Il sud Italia in generale si aggiudica il primato per l’alto tasso di madri adolescenti senza compagno, rispetto al nord dove, invece, sono in aumento le gravidanze over 40. Tuttavia negli ultimi anni, soprattutto al nord, sono nati diversi centri d’assistenza per le ragazze madri in difficoltà allo scopo di indurre le giovanissime a non ricorrere alla via dell’aborto che, purtroppo, negli ultimi anni ha portato all’interruzione di troppe gravidanze indesiderate. Tra l’altro è stato dimostrato che le ragazze adolescenti che abortiscono per gravidanze non volute sono cinque volte più esposte alla necessità di sostegno per problemi psicologico-emozionali rispetto alle coetanee che portano a termine le gravidanze non desiderate. Le ragazze madri sono un fenomeno allarmante e che, nonostante gli impegni della società nel contrastarlo attraverso l’educazione, continuerà ad esserci. E’ doveroso fare in modo che queste donne possano vivere una vita tanto dignitosa quanto lo è stata la loro scelta di crescere il proprio bambino da sole.

In realtà se andiamo a vedere in modo più approfondito, per quanto concerne l’Italia, nel 2011 erano circa 10.000 le adolescenti che sono rimaste incinte. Ma sebbene queste ragazze non abbiano la stessa istruzione e la stessa estrazione sociale una cosa le accomuna: le under 19 praticano sesso senza precauzioni!

Partiamo da un dato: il 47% delle teenager italiane hanno l’incubo di restare incinta e solo 11% si preoccupa di contrarre una malattia. Ma nonostante questo il 31% ignora i metodi contraccettivi, il 20% sceglie il coito interrotto e il 37% affronta la “prima volta” senza alcuna precauzione.

Alcuni recenti dati riportati dall’Istat hanno dimostrato che la regione italiana con più ragazze madri è la Sicilia, seguita da Puglia e Campania. Nonostante questo, soprattutto al nord (visto l’incremento del fenomeno in Lombardia), negli ultimi anni sono nati diversi centri d’assistenza per la ragazze madri in difficoltà allo scopo di indurre le giovanissime a non ricorrere all’aborto.

I problemi a una gravidanza di questo genere sono parecchi, nella maggior parte dei casi (se non nella quasi totalità) le gravidanze non sono state programmate, per questo motivo la nascita del neonato è vissuta come troppo precoce e l’esperienza è di rifiuto, panico e dolore.

Ma oltre al disagio psicologico di una gravidanza durante l’adolescenza, dal punto di vista sociale e professionale le ragazze madri sono svantaggiate in quanto trovano lavoro più difficilmente degli altri, anche perché spesso abbandonano gli studi e i loro progetti di vita.

Le madri adolescenti sono attualmente, in Italia, l’1% del totale delle donne che partoriscono, sarebbe il doppio se non considerassimo l’incidenza dell’interruzione volontaria di gravidanza.

E nel resto del mondo?

Secondo alcuni psicologi la maggior parte di queste mamme bambine segue l’esempio di una madre giovane o cerca di riempire un vuoto. Di solito provengono da famiglie disagiate, per nulla benestanti e dove è assente la figura paterna. Tutti motivi che aggiunti a solitudine e mancanza di obiettivi per il futuro hanno comportato negli ultimi anni un incremento delle gravidanze tra i minorenni.

IN OGNI CASO PENSARE CHE L’ABORTO SIA UNA SOLUZIONE E’ SBAGLIATO.

UN FIGLIO ANCORA NON NATO E’ SEMPRE UN FIGLIO,

UN ABORTO E’ SEMPRE UN OMICIDIO